Nella capitale d'Italia il trasporto pubblico locale funziona male, i cantieri sono stati aperti senza adeguata programmazione a scapito della circolazione e ormai riuscire a spostarsi senza utilizzare un'auto privata è diventato quasi impossibile. Il taxi è l’unico servizio che funziona, ma nessuno sembra ascoltare il grido di allarme dei tassisti, costretti a convivere con concorrenze spesso sleali, con illogiche strumentalizzazioni del loro lavoro e con la mancanza di programmazione da parte degli Enti locali. Loreno Bittarelli, Presidente dell'Unione Radiotaxi d’Italia e a capo della più grande cooperativa taxi d'Europa, continua la sua battaglia per migliorare l'esistenza lavorativa dei tassisti, ormai ridotti allo stremo e troppo spesso criticati per le loro proteste o presunte inadempienze.
"Da due anni tentiamo invano di dialogare con il Sindaco e l’Assessore, offrendo la nostra collaborazione per risolvere i problemi del trasporto pubblico non di linea" ha dichiarato Bittarelli a Il Difforme, sostenendo che "nonostante numerosi tentativi, lettere e richieste, non abbiamo mai ricevuto risposta". Il grido di allarme, allora, si fa sempre più forte, soprattutto se si tiene in considerazione l'ultimo scambio di opinioni tra Bittarelli e l’on. Eugenio Patanè, Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, avvenuto lunedì notte su Rai Radio1.
"Abbiamo discusso dei disservizi che affliggono le grandi e medie città italiane, particolarmente durante i picchi di domanda" ha spiegato Bittarelli, sottolineando che "la carenza di taxi è particolarmente evidente nelle aree di interscambio delle principali infrastrutture ferroviarie e aeroportuali". Al riguardo il Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone ha "espresso preoccupazione per questa situazione, sottolineando l'urgenza di trovare una soluzione prima del Giubileo, per evitare di trovarci impreparati di fronte all'arrivo di milioni di persone".
Il nodo delle mille licenze da rilasciare
"L’assessore Patanè, in un maldestro tentativo di giustificare l’inefficienza dell’Amministrazione capitolina - ha sostenuto Bittarelli - ha attribuito la carenza di taxi ai soli picchi di domanda periodici, dimenticando che tra le cause principali c’è quella della enorme cantierizzazione della città, avvenuta nell’ultimo anno in maniera inaspettata e senza adeguata programmazione e comunicazione". L'assessore Patanè è intervenuto annunciando che il numero delle licenze in campo sarebbe fortemente insufficiente e per questo sarebbe in uscita un bando per nuove mille licenze a titolo oneroso. Per il Presidente URI Bittarelli il “numero spropositato di nuove licenze annunciate dall’assessore Patanè dimostra la totale mancanza di visione strategica dell’Amministrazione Capitolina".
Le annunciate 1.000 nuove licenze per Bittarelli sono un numero eccessivo. "Ci sarebbe da rendersi conto che 1.000 nuove licenze, che potrebbero anche significare 2.000 tassisti in più - considerando anche le eventuali doppie guide che potrebbero in linea di massima generare - una volta terminati i cantieri, avviati i progetti di miglioramento del trasporto pubblico di linea e migliorata la viabilità, saranno eccessive".
La soluzione, secondo Bittarelli, sarebbe "il rilascio immediato di 300 licenze, che potrebbero generare ulteriori 300 doppie guide insieme alle nuove 400 doppie guide già operative, rappresentano le 1.000 licenze che auspica l’Amministrazione per risolvere il problema dei picchi di domanda. Per proseguire poi, qualora se ne verifichi ancora la necessità, con ulteriori rilasci definiti da approfondimenti analitici dello stato di fatto". Questa soluzione, però, secondo Bittarelli, sarebbe stata ignorata dall'amministrazione di Roma, che quindi poi "si sarebbe svegliata improvvisamente, proponendo soluzioni senza un'adeguata analisi degli impatti sulla circolazione e sui cantieri in corso".
Bittarelli: "Patané ha preso le nostre critiche come attacchi personali"
Il presidente dell'Unione Radiotaxi d’Italia ha poi dichiarato di essere dispiaciuto che durante il dibattito di lunedì notte, "l'assessore Patané abbia preso le nostre critiche, tra l’altro espresse sempre formalmente e con il dovuto garbo istituzionale, come attacchi personali, utilizzando toni inappropriati per un rappresentante pubblico". L’URI, conferma Bittarelli, continua a lottare contro la decisione dell'amministrazione di rilasciare 1.000 nuove licenze e contesta le spiegazioni date dall'assessore, secondo il quale “il ricavato delle nuove licenze finanzierà corsie preferenziali e nuovi parcheggi taxi. Questo è solo l'ennesimo esempio della totale mancanza di programmazione - ha spiegato Bittarelli - In due anni, non abbiamo visto alcun progetto concreto per le infrastrutture taxi, nemmeno per la segnaletica. È evidente che la politica attuale, non prevedendo a bilancio nessuna risorsa finanziaria per migliorare il nostro servizio, penalizza così il trasporto pubblico non di linea, distogliendo poi l’attenzione da ciò che serve veramente e spostandola su temi strumentali come la guerra tra tassisti e noleggiatori o i redditi dichiarati dai tassisti, che invece sono in linea con i requisiti previsti dagli studi di settore dell’Agenzia delle Entrate".
Se potesse rivolgersi nuovamente all'assessore, cosa le direbbe? Dice Bittarelli che gli chiederebbe "cosa intenda fare riguardo l’art. 29 del Regolamento Capitolino, che prevede l’operatività delle sole autorizzazioni NCC emesse da Roma Capitale nel comune di Roma e come affronterà la proliferazione di golf car e veicoli simili che aumentano il traffico e danneggiano il nostro servizio? E poi, cosa intende fare per aggiornare le tariffe, ferme da oltre 12 anni?".
“Anche in quest’ultimo caso” – continua Bittarelli – “le tariffe sono ferme da oltre 12 anni ed è chiaro che se non sono adeguate alterano l’equilibrio tra domanda ed offerta. Abbiamo chiesto l’applicazione della tariffa massima al posto delle tariffe predefinite. Abbiamo chiesto la rivalutazione del limite delle Mura Aureliane. Abbiamo persino proposto la semplice applicazione delle tariffe in vigore a Milano, senza bisogno alcuno di elucubrazioni matematiche o di analisi statistiche accurate, trattandosi di tariffe già deliberate”. Bittarelli sostiene di aver proposto soluzioni che non finiscano con il ledere il lavoro dei tassisti, ma risposte dal Comune non se ne sono viste.
In conclusione, il Presidente di URI ci racconta che "la categoria e l’utenza hanno bisogno di risposte concrete, non di promesse vuote. Poche regole, chiare e precise, e garanzie sul loro rispetto. Come ha detto l’on. Mollicone, i problemi si risolvono trovando un equilibrio tra le parti, dialogando seriamente con tutti gli attori coinvolti, nell’interesse dell’utenza e dei lavoratori del settore".
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