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Roma - Comunicato di URI sulla riunione della Commissione Consultiva del 18.12.2024

2024-12-19 12:40

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Notizie dall'Italia, Normativa, Roma, Comunicati, Turnazioni,

Roma - Comunicato di URI sulla riunione della Commissione Consultiva del 18.12.2024

Resoconto della Commissione Consultiva: un altro disastro annunciato

Il 18 dicembre 2024 si è svolta l'ennesima Commissione Consultiva, che ha messo in evidenza, ancora una volta, l'incapacità dell’Amministrazione capitolina di affrontare i problemi del comparto taxi con competenza e buon senso.

All'ordine del giorno c'era la nuova disciplina dei turni, ma ciò che abbiamo assistito è stata una recita già scritta, un teatrino politico in cui la gestione dei taxi continua a essere messa nelle mani di chi difende interessi economici privati, con il rischio di compromettere la qualità del servizio e la sicurezza dei tassisti.

 

Turno annuale: una scelta assurda e pericolosa

La Delibera QG/1592/2023, che ha guidato i turni nel 2024, ha messo in evidenza i suoi evidenti limiti: turni mal strutturati, correzioni continue ma mai risolutive, e una confusione che ha messo in crisi tassisti e utenti. Eppure, nonostante i fallimenti palesi, alcune sigle sindacali che avevano già appoggiato la gestione delle seconde guide per non far uscire nuove licenze, ora ripropongono la stessa soluzione, con il paradossale obiettivo di rendere il turno annuale una norma per le seconde guide.

Il rappresentante della CLAAI, Antonio Cirulli, ha avuto l'ardire di sostenere che questo sarebbe indispensabile per garantire la "continuità contrattuale" delle seconde guide, ignorando totalmente che il benessere economico di pochi non può giustificare l’ulteriore confusione di un sistema già allo sbando. E Vincenzo Cristofanelli della Fast CONFSAL non è stato da meno, difendendo l’indifendibile, dimostrando un distacco totale dalla realtà e dai bisogni concreti della categoria.

 

Un sistema che difende gli interessi di pochi, a danno di tutti

Questa proposta non ha alcun senso logico né tecnico. Vuole raddoppiare la flotta senza risolvere il problema principale: l'insufficienza del servizio. Non si tratta di una soluzione praticabile, ma di una mossa puramente politica ed economica, volta a proteggere gli interessi delle cooperative e a consolidare il loro potere.

È evidente che la scelta di difendere i turni annuali per le seconde guide mira esclusivamente a mantenere intatti i benefici economici di pochi, sacrificando però l’intero sistema e la qualità del servizio offerto ai cittadini. Le stesse sigle sindacali che ora spingono per i turni annuali, fino a poco tempo fa, negavano persino che le nuove 1.000 licenze sarebbero state assegnate.

Contraddizioni evidenti che dimostrano un’assenza totale di visione strategica e una mancanza di coerenza preoccupante.

 

La sicurezza: l’Amministrazione ignora il rischio quotidiano dei tassisti

Se non bastasse l’approccio miope sulle licenze e i turni, durante la Commissione è emerso un altro gravissimo problema: la totale indifferenza dell’Amministrazione riguardo alla sicurezza dei tassisti, soprattutto di quelli che lavorano di notte.

Abbiamo chiesto, a gran voce, l’autorizzazione per l'installazione di divisori protettivi nei veicoli, strumenti fondamentali per tutelare i lavoratori contro le aggressioni sempre più frequenti. Eppure, l'Amministrazione ha risposto con la solita litania: monitoraggio tramite GPS, come se un localizzatore possa proteggere i tassisti da rapine, aggressioni, o addirittura omicidi. Recenti episodi, come quello di Bari, dimostrano con chiarezza quanto la sicurezza dei tassisti sia un tema urgente e non più rimandabile.

Ma chi è chiamato a prendere decisioni sembra vivere in una realtà parallela, completamente distaccata dalle esigenze dei lavoratori.

 

Una proposta concreta e razionale che viene ignorata

Di fronte a questa incapacità, abbiamo avanzato una proposta concreta, basata su dati reali e sulla necessità di un servizio più sicuro e più efficiente:

  • riduzione dei turni principali a cinque, con il turno notturno su base volontaria
  • eliminazione delle fustelle, per fermare il business illegale che si è creato attorno ad esse
  • turni fissi che coprano tutta la giornata, dalle 05:00 alle 02:00, garantendo una distribuzione equilibrata e regolare del servizio
  • protezione per i tassisti, attraverso misure concrete come i divisori protettivi, e riposi garantiti
  • attivazione della flotta integrativa durante le ore di punta, con un’attivazione dalle 18:00 alle 02:00 nei weekend e festivi.

 

Conclusioni: una categoria abbandonata

Tutto sembra ormai deciso: l’Amministrazione continua a privilegiare gli interessi di pochi, ignorando le proposte razionali e le vere necessità della categoria. La sicurezza dei tassisti non è considerata una priorità, così come il miglioramento del servizio.

La nostra battaglia non finirà qui: continueremo a proporre soluzioni concrete, ma è ormai chiaro che il sistema politico e sindacale che gestisce il comparto taxi non ha né visione né interesse per il bene di tutti. È il momento di dire basta a questa gestione disastrosa e pretendere soluzioni che rispondano finalmente ai reali bisogni dei lavoratori e dei cittadini.

 

Clicca QUI per scaricare il comunicato di URI.