In una lettera aperta al Sindaco di Roma, URI - Unione dei Radiotaxi d'Italia esprime il suo profondo sconcerto per il continuo disinteresse dell’Amministrazione nei confronti delle gravi criticità che affliggono la categoria. Nonostante le ripetute segnalazioni e richieste di confronto, la mancanza di risposte e interventi concreti aggrava una situazione già critica.
Le problematiche principali evidenziate
Calo della domanda e difficoltà operative
Il settore sta affrontando un drastico calo della domanda, affiancato ad una diminuzione del livello di servizio. Tuttavia, la situazione è ulteriormente complicata da fattori esterni come:
- traffico cittadino congestionato;
- cantieri sulla viabilità romana;
- disfunzioni del trasporto pubblico di linea, soprattutto del servizio metro, spesso interrotto in modo improvviso o programmato;
- turni sproporzionati imposti dal Comune, suggeriti da chi sembra voler condurre il sistema taxi della Capitale alla deriva.
Carenza e cattiva gestione dei parcheggi taxi
La chiusura o il ridimensionamento di parcheggi strategici – come quelli di Santa Maria Maggiore, Porta Pia, Via della Conciliazione, Piazza Cavour, Castel Sant’Angelo, Piazza Venezia e Piazza Bologna – ha creato enormi disagi. Solo a titolo di esempio, il parcheggio di Piazza Bologna, ripristinato con fatica in passato, è stato trasformato in parcheggio a pagamento. La mancanza di alternative ha costretto molti tassisti a sostare in aree non consentite, subendo pesanti sanzioni.
Crescente penalizzazione economica e di immagine
Oltre ai disagi operativi, l’aumento delle multe per la mancanza di parcheggi disponibili ha accentuato le difficoltà economiche ed operative dei tassisti, già colpiti dalla riduzione della domanda.
Gestione inadeguata delle seconde guide
Le seconde guide, anziché rappresentare una risorsa per migliorare la flessibilità, sono state utilizzate come giustificazione per un aumento indiscriminato delle vetture in servizio. L’introduzione di 1.000 nuove licenze - e delle relative seconde guide -, senza una pianificazione adeguata, rischia di portare il settore al collasso.
Mancanza di una strategia chiara e visione sostenibile
L’Amministrazione non ha affrontato il problema con soluzioni strutturali, come il potenziamento delle infrastrutture (corsie preferenziali, nuove piazzole di sosta). Proposte collaborative avanzate da URI – come il rilascio graduale delle nuove licenze – sono state ignorate.
Un appello per interventi urgenti e concreti
La lettera sottolinea come l’attuale gestione del settore taxi sia indegna di una capitale europea e chiede all’Amministrazione di assumersi la responsabilità di garantire una mobilità sostenibile per la città, nel rispetto del lavoro dei tassisti.
URI ribadisce la disponibilità a un confronto diretto, ma evidenzia che il tempo delle parole è ormai scaduto: sono necessari interventi immediati per riportare il settore alla sostenibilità e restituire dignità ai lavoratori e al servizio essenziale che offrono.