''Un accordo è possibile'' sulla piattaforma unica per gestire taxi e NCC". Lo afferma il vicepresidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, in una nota. “Quella del dialogo fra il Governo, i tassisti e i noleggiatori di auto con conducente è la giusta via per una soluzione adeguata a un problema che si trascina da anni”, aggiunge. “L’Europa, che con il recente pronunciamento della Corte di giustizia, ha detto no alle licenze ‘centellinate’ dei taxi, una soluzione l’ha trovata''. Ma secondo l'associazione ''è decisamente penalizzante per coloro che hanno assicurato a oggi un servizio indispensabile colmando i vuoti di un servizio di trasporto pubblico mal gestito da una politica incapace di decidere”.
Uggè ricorda che ''alcuni anni fa, con il presidente Bittarelli era stato individuato un percorso che, se da un lato rispondeva alle esigenze della liberalizzazione, dall'altro tutelava la professionalità di tanti piccoli imprenditori”.
Con l'accordo stretto un anno fa con Uber, che prevedeva una percentuale da riconoscere alla piattaforma per ogni corsa effettuata tramite prenotazione sulla App del servizio taxi 3570, la compagnia dei taxisti romani ''ha trasformato in partner commerciale quello che prima era un antagonista, assicurando la garanzia di professionalità e i criteri autorizzativi che devono continuare ad appartenere a ciascun operatore”.
“Oggi lo stesso Bittarelli rilancia la necessità di un dialogo ‘a tre’ imperniato sull'esperienza'', afferma Uggè. ''Il ministro Salvini lo ascolti, nell'interesse del Paese e dei tanti operatori in questione”.