Roma, 19 Luglio 2023
Al tavolo odierno con il Ministro Salvini ed i due Vice Ministri Rixi e Bignami, abbiamo avuto conferma della disponibilità del Governo ad un sano e proficuo confronto con le sigle sindacali dei tassisti in merito alla attuale situazione dell’offerta taxi nelle città italiane.
URI – Unione dei RadioTaxi d’Italia ha elencato i temi che necessitano di una urgente rivisitazione, rimarcando l’imprescindibilità del carattere integrativo e complementare del servizio taxi, che non può in nessun caso sostituire il trasporto collettivo di linea.
Tra le questioni sollevate, abbiamo evidenziato la necessità di:
- approcciarsi alle criticità nelle nostre città tramite l’ottimizzazione dei turni, l’attivazione di nuove corsie preferenziali e la gestione della mobilità durante i grandi eventi;
- rimuovere alcuni ostacoli normativi all’operatività pratica dei tassisti previsti dal Codice della Strada come ad esempio, il divieto di utilizzo, durante la guida, di dispositivi tecnologici necessari all’effettuazione del servizio;
- regolamentare la netta distinzione tra le piattaforme tecnologiche di interconnessione e di intermediazione;
- adeguare i sistemi tariffari delle nostre città, alcuni dei quali oramai obsoleti e non allineati ai sempre più elevati costi di gestione.
In merito al tema dell’incremento delle licenze, abbiamo sostenuto che l’eventuale rilascio, con la base di una accurata analisi delle specifiche esigenze di mobilità dei singoli comuni, debba avere numeri tali da non generare eccessi di offerta in futuro e delle adeguate compensazioni come la re-introduzione del credito d’imposta sulle accise dei carburanti, attualmente pressoché azzerato.
Andrà anche prevista l’attivazione di servizi collettivi/innovativi più vantaggiosi per l’utenza, ipotizzando che possano sopperire ad eventuali futuri picchi di domanda, come quelli generati dai grandi eventi nelle città o ad interruzioni dei servizi collettivi di linea.
Invieremo al Ministro il documento con tutte le proposte qui sintetizzate, in attesa della convocazione del prossimo incontro.
La categoria auspica che in questa nuova occasione di confronto si possa realmente costruire insieme il futuro del nostro lavoro, partendo dall’intervento normativo sui decreti attuativi attesi dal 2019.