“Ho presentato una proposta di legge che modifica la disciplina in materia di autoservizi pubblici non di linea, taxi e ncc, così da renderla coerente con quanto disposto dalla corte Costituzionale e incrementando le possibilità per i cittadini di ottenere un servizio di sempre migliore qualità''. Lo afferma la deputata di Azione-Italia Viva, Isabella De Monte, in una nota. Il provvedimento, ''inserendosi sulla normativa vigente che meriterebbe un aggiornamento necessario visto lo sviluppo del mercato e la necessità di garantire allo stesso trasparenza e maggiore concorrenza, si pone diversi obiettivi'', aggiunge.
''Riteniamo fondamentale consentire ai comuni, entro il prossimo 31 dicembre, emettere nuove autorizzazioni ncc e licenze taxi temporanee nei soli territori che necessitino di una offerta di servizi di mobilità aggiuntivi'', scrive la deputata. Inoltre occorre ''stabilire che la rimessa delle aziende ncc può essere collocata al di fuori del comune che ha rilasciato l’autorizzazione purché sia nella stessa regione''.
Secondo De Monte gli operatori di taxi vanno autorizzati a svolgere la propria attività al di fuori del turno stabilito dai comuni. Infine, dopo le categorie, ''riteniamo doveroso tutelare anche i consumatori, incentivando la concorrenza introducendo una tariffa massima per il servizio taxi, che inoltre permette agli operatori di adeguare il proprio compenso nel limite stabilito. Ritengo sia un provvedimento di buonsenso che conferma la necessità di intervenire in un settore che non può soffocare tra lobby, connivenze politiche e favoritismi inaccettabili e sul quale confido possa convergere anche il sostegno delle altre forze politiche”.
"L’iniziativa della deputata De Monte riferisce criticità di competenza degli enti locali e risolubili sulla base della normativa già esistente. Per i picchi di domanda, infatti, non occorrono 'licenze temporanee' ma solo l’attivazione dei sostituti alla guida che consentono a tutta la flotta taxi dei Comuni di lavorare per ventiquattro ore senza costringere i tassisti, come sembra prevedere Del Monte, a violare i limiti di guida dei turni previsti dagli enti locali per ragioni di sicurezza e di ordine giuslavoristico". Lo afferma Loreno Bittarelli, presidente di URI - Unione dei Radiotaxi d'Italia.
"Al pari proprio la Corte Costituzionale ha asseverato la piena legittimità della dimensione provinciale della collocazione delle rimesse degli NCC lasciando la dimensione regionale alle sole isole della Sicilia e Sardegna a motivo delle carenze strutturali dei collegamenti eccezionalmente esistenti in quei territori - continua -. Interessante, invece, la rimodulazione delle tariffe per i taxi come volano di regolazione della domanda di servizio sul quale i Comuni possono intervenire, a nostro avviso attivandola con dei limiti massimi, come elemento di modulazione della domanda".
"Condivisibile, infine, il principio della sempre migliore qualità del servizio come obiettivo comune di ogni intervento normativo di regolazione del Tpl non di linea", conclude Bittarelli.
