In risposta agli articoli pubblicati da Il Messaggero, la Cooperativa Radiotaxi 3570 di Roma ha voluto chiarire alcuni punti fondamentali riguardanti l’integrazione tra le piattaforme itTaxi e Uber. Tali articoli riportano informazioni non veritiere che rischiano di compromettere l’immagine della Cooperativa Radiotaxi 3570 e dei tassisti che ne fanno parte, nonché di disorientare gli utenti del servizio taxi.
1. Trasparenza e rispetto delle normative tariffarie
Le tariffe applicate dal servizio taxi della Cooperativa Radiotaxi 3570 sono stabilite esclusivamente dal tassametro, come previsto dalla normativa vigente, e non subiscono alcuna variazione legata all’integrazione con Uber. Qualsiasi insinuazione su un presunto “gonfiamento” delle tariffe è totalmente infondata e diffamatoria. L’accordo tecnico tra 3570 e Uber è stato stipulato al solo scopo di rendere il servizio taxi più accessibile, senza alterare le modalità di calcolo dei costi delle corse.
2. Assegnazione delle corse: automatica e imparziale
Il sistema itTaxi integra le richieste provenienti da diverse fonti (Centrale Radiotaxi, app itTaxi, piattaforma Uber) in modo completamente automatizzato e trasparente. Le corse vengono assegnate al primo taxi disponibile al posteggio o al veicolo geolocalizzato più vicino al punto di chiamata. Non esiste alcuna possibilità tecnica per i tassisti di selezionare arbitrariamente una corsa basandosi su presunte convenienze economiche.
3. Nessuna trattenuta economica a favore della Cooperativa 3570
È falso che la Cooperativa Radiotaxi 3570 trattenga una percentuale sui prezzi delle corse effettuate tramite Uber. L’importo di ogni corsa è determinato esclusivamente dal tassametro. L’accordo con Uber non prevede alcun vantaggio economico per la Cooperativa, che agisce nell’interesse dell’utenza e dei soci, in linea con i valori cooperativistici che da oltre 60 anni contraddistinguono l'operato del 3570.
4. Disinformazione e danno all’immagine del servizio pubblico
La diffusione di notizie false o inesatte rischia di generare confusione tra gli utenti e minare la fiducia in un servizio pubblico essenziale per la Capitale, garantito con impegno e professionalità dalla Cooperativa 3570. L’integrazione tecnologica con Uber, infatti, è volta a migliorare l’efficienza e la modernità del sistema itTaxi, posizionandolo come leader nell’innovazione nel trasporto pubblico su chiamata.
5. Richiesta di rettifica
Viene ritenuto particolarmente grave che Il Messaggero abbia pubblicato articoli privi di una doverosa verifica preventiva e dal contenuto denigratorio nei confronti della Cooperativa. Si attende una rettifica immediata, completa e conforme al contenuto del comunicato ufficiale della Cooperativa Radiotaxi 3570. Qualora questa non venga fornita, il 3570 si riserva il diritto di tutelare la propria immagine e reputazione per via giudiziaria.
La Cooperativa Radiotaxi 3570 continuerà a lavorare per offrire un servizio trasparente, affidabile e al servizio della collettività, soprattutto in un periodo cruciale come quello del Giubileo, garantendo accessibilità e rispetto per tutti gli utenti, italiani e stranieri.
Clicca QUI per scaricare il comunicato della Cooperativa Radiotaxi 3570.
