La categoria dei tassisti italiani si trova a fronteggiare un momento di forte criticità a causa delle nuove disposizioni previste dal DDL Concorrenza, attualmente in discussione alla Camera.
Le modifiche introdotte all’articolo 86 del Codice della Strada impongono sanzioni considerate sproporzionate: per ogni minima infrazione alla Legge 21/92, è prevista una sospensione della carta di circolazione fino a 240 giorni per i recidivi, oltre a multe che raggiungono i 2.020 euro. Queste misure, secondo i rappresentanti della categoria, minacciano di danneggiare l’intera offerta del servizio taxi e di penalizzare sia i lavoratori sia i cittadini, in particolare nelle aree con meno disponibilità di trasporto.
Un ulteriore ostacolo è rappresentato dal divieto di utilizzo di dispositivi come smartphone e tablet a bordo, essenziali per la ricezione delle corse tramite app e centrali radiotaxi. Questo limite rende difficoltosa la gestione delle chiamate, causando ritardi e difficoltà operative.
URI - Unione dei Radiotaxi d'Italia ha chiesto un'audizione in Commissione alla Camera, presentando emendamenti per correggere queste misure. Tuttavia, la mancanza di un sostegno unanime e il silenzio di alcuni sindacati hanno portato i rappresentanti dei tassisti a considerare azioni di protesta.
Protesta in vista: se le modifiche al DDL Concorrenza non verranno accolte, URI prevede di organizzare una protesta per esprimere la contrarietà e sensibilizzare l'opinione pubblica sul danno che queste sanzioni potrebbero arrecare alla categoria e al servizio taxi in Italia.
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