Roma, 1 Agosto 2023
Nel pomeriggio di oggi si è tenuto il secondo incontro tra il Vicepremier Matteo Salvini ed il Ministro Adolfo Urso e le organizzazioni sindacali della categoria Taxi.
In questa nuova occasione di incontro ci sono state presentate alcune alternative che, secondo il Governo, potrebbero rappresentare una soluzione alle criticità dell’offerta del trasporto Taxi nelle principali città italiane.
Tra le ipotesi al vaglio del Governo, l’attivazione di licenze gemelle, cioè la possibilità di concedere un’ulteriore licenza agli attuali titolari, che avranno l’obbligo di immetterla in servizio entro un lasso di tempo di 6 mesi pena la restituzione all’Amministrazione comunale.
Oltre alle licenze gemelle, ci è stata proposta anche l’introduzione di licenze stagionali, di durata massima di 12 mesi, utili per far fronte a particolari picchi di domanda.
Entrambe queste alternative sono, a parere nostro, da rigettare, perché probabilmente ipotizzate sull’onda della criticità del momento senza una valutazione attenta sulla sostenibilità dei costi del servizio che, ricordiamo, non gode di alcun contributo o sovvenzione da parte dello Stato. Ci riferiamo non solo all’irragionevole raddoppio delle licenze con quelle gemelle, in città come le nostre che non sono dotate di infrastrutture, di parcheggi Taxi e di corsie preferenziali e nelle quali tante difficoltà si incontrano per realizzare interventi di fluidificazione della viabilità e dei servizi di trasporto pubblico di superficie. Ma anche alle licenze stagionali: già regolamentate da anni dal Decreto Bersani, il motivo per cui in tutti questi anni la loro attivazione sia stata davvero residuale è dovuta al fatto che il breve lasso di tempo della sua attivazione non permette a nessuno, tassisti e cooperative, di recuperare gli investimenti per l’acquisto delle autovetture e per l’effettuazione del servizio.
Sulle altre ipotesi messe sul tavolo dal Governo ci sono la semplificazione delle attuali procedure per l’attivazione delle seconde guide, effettivamente molto macchinose dal punto di vista burocratico, e la dotazione di incentivi per l’acquisto di veicoli ecologici, per i quali siamo ovviamente a favore purché vengano parallelamente create le infrastrutture di ricarica.
Come abbiamo evidenziato già in occasione del primo incontro, abbiamo ribadito ancora una volta che la risoluzione delle criticità di cui sopra passa dall’attivazione di strumenti flessibili, legati non solo agli aspetti tecnico-organizzativi ma anche a quelli tariffari:
- ottimizzazione dei turni, attivazione di nuove corsie preferenziali, gestione della mobilità durante i grandi eventi, coordinamento con le altre modalità di trasporto pubblico;
- adeguamento dei sistemi tariffari delle nostre città, non allineati ai sempre più elevati costi di gestione;
- introduzione della tariffa flessibile, che possa incidere sull’andamento della domanda (così come accade nel settore dell’ospitalità, nel mondo dell’energia e nel trasporto aereo e ferroviario): far oscillare la tariffa, tramite la tecnologia, in modo da farla incrementare o decrementare (con un punto di supporto minimo e con un tetto massimo, sulla base delle tariffe tassametriche definite dalle Amministrazioni comunali) per contingentare la domanda nei momenti di picco e per rinvigorirla nei momenti di morbida, con un vantaggio anche per il cittadino fruitore del servizio.
Sul tema dell’incremento delle licenze, abbiamo ancora una volta ribadito la nostra mancanza di pregiudizio su un eventuale nuovo rilascio, a condizione che venga effettuata una seria analisi delle specifiche esigenze di mobilità dei singoli comuni, che definisca numeri tali da non generare eccessi di offerta in futuro e delle adeguate compensazioni come la reintroduzione del credito d’imposta sulle accise dei carburanti, attualmente pressoché azzerato. E che ciò avvenga progressivamente, sulla base delle reali necessità ed alla luce della sostenibilità economica, ricordando ancora che il nostro servizio non è sovvenzionato.
Le altre tematiche che abbiamo ricordato al Governo sono:
- la necessità di procedere, con immediatezza, all’istituzione del Registro Informatico Pubblico Nazionale delle Imprese Taxi e NCC;
- l’emanazione del Decreto di regolamentazione del Foglio di Servizio in formato elettronico per gli NCC;
- l’emanazione del Decreto attuativo per la Regolamentazione delle Piattaforme Tecnologiche che intervengono nel collegamento tra la domanda ed offerta del servizio pubblico non di linea;
- la modifica art. 173 del Nuovo Codice della Strada, consentendo ai tassisti di poter utilizzare i dispositivi tecnologici durante la guida per la gestione delle chiamate e delle prenotazioni tramite piattaforme tecnologiche.
Domani Il vicepremier Salvini ed il Ministro Urso incontreranno i Comuni per un confronto sul tema, dopodiché verrà calendarizzata un nuovo incontro per avviare il confronto su una bozza di articolato di legge di riforma che verrà nel frattempo predisposta dai Ministeri competenti.
In questo frangente, invitiamo nuovamente il Governo a non ipotizzare e proporre soluzioni tampone che non siano fondate sulla sostenibilità del servizio, ma che invece facciano incontrare realmente la domanda con l’offerta introducendo, come sosteniamo da tempo, meccanismi di flessibilità.