"Siamo stati i primi a dire che servivano più licenze Taxi, ma non ci sembra questo il metodo più corretto per affrontare il problema. Si è arrivati troppo tardi". Così all'Adnkronos Loreno Bittarelli, presidente dell'Unione Radiotaxi d'Italia e della Cooperativa Radiotaxi 3570 di Roma, dopo che nella Capitale è stato pubblicato il bando per assegnare 1.000 licenze Taxi.
"La nostra richiesta, già da due anni, era quella di 300 licenze immediate e poi gradualmente estendere la graduatoria fino a trovare un equilibrio di mercato tra domanda e offerta. Si è preferito invece non fare nulla per due anni e poi di punto in bianco sparare 1.000 nuove licenze - spiega - senza valutare l'impatto tra circolazione e infrastrutture in città, considerando che non ci sono corsie preferenziali, piazzole per la sosta adeguate".
Saranno sufficienti 1.000 nuove licenze per il Giubileo?
"Credo di sì... non vanno comunque sottovalutate variabili come il flusso turistico, che ben venga adesso e dopo, ma potrebbe arrestarsi. E allora, in tal caso, dove li mettiamo tutti questi Taxi? Noi saremmo stati più cauti. Vediamo ora dove ci porterà questa scelta".
Quanto ai criteri di valutazione della prova d'esame, Bittarelli sottolinea che i sostituti alla guida "sono stati poco considerati, tant'è che i punteggi aggiuntivi (già previsti dalla legge quadro 21/92 che regola il settore) sono marginali nel bando. Non c'è stata la giusta valorizzazione per chi già lavora nel settore". Anche altri requisiti preferenziali, come i carichi familiari, non convincono il leader della Cooperativa Radiotaxi 3570 di Roma: "viene considerato più chi ha un diploma che il candidato che ha tre figli a carico".
Parlando, infine, dei rincari con tariffa minima a 9 euro, Bittarelli dice che "le tariffe erano ferme da 12 anni; anzi penso che le maggiorazioni non siano sufficienti a fronte dell'incremento del costo della vita negli ultimi 10 anni. Noi ci aspettavamo un adeguamento in linea con quelle di Milano, addirittura Napoli ci supera sulle tariffe".
